Sviluppatore: Respawn Enterntainment
Piattaforme: PC Windows - PS4 - Xbox One - Stadia
Star Wars Jedi: Fallen Order stabilisce quello che potrebbe essere un punto di svolta per la saga dal punto di vista videoludico. Dopo le ultime esperienze di Star Wars: Battlefront e Star Wars: Battlefront II, unicamente multiplayer il primo e con una importantissima componente multiplayer il secondo, EA affida a Respawn Entertainment un videogioco esclusivamente a giocatore singolo.
Non ho ancora terminato il gioco, ma sono arrivato a un punto tale che sento di potermi esprimere sulla qualità del gioco.
Onestamente non posso dire come si posiziona a livello di trama all’interno della saga, né se il videogioco sia rispettoso o meno dell’universo narrativo, dal momento che questo è il primo prodotto di questa storica saga su cui ho messo le mani.
Primissime impressioni dopo aver giocato l’introduzione sono le stesse del primo gameplay mostrato se non erro all’E3 2019: una fortissima ispirazione ad Uncharted. Questa sensazione viene diluita con il passare delle ore, per cedere il passo a una fortissima ispirazione ai prodotti di From Software usciti negli ultimi 10 anni (Dark Souls saga e Bloodborne).
La mia sensazione è, dunque, che il gioco sia nato dal desiderio di unire due stili di gioco tanto diversi, e trovo il tentativo riuscito. Se da una parte troviamo infatti una costruzione dei livelli pressoché identica ai mondi di From Software (punti di spawn all’ultimo falò visitato, connessione di strade di uno stesso livello sbloccabile tramite le classiche porte apribili da un solo lato), dall’altra troviamo un avanzamento che strizza l’occhio ad Uncharted (sistema di movimento per buona parte dell’avventura, avanzamento nel mondo di gioco attraverso la risoluzione di alcuni enigmi basilari ma ben fatti). Anche il sistema di combattimento prende una grossa ispirazione dai prodotti “souls”, con il respawn dei nemici qualora di decida di ricaricare salute e forza presso i checkpoint, mentre non mancano inquadratura “cinematografiche” tipiche dei prodotti Naughty Dog (pur non arrivando alla loro eccellenza si avvicinano parecchio ndr).
Non mancano ovviamente difetti: sia la fase esplorativa che quella di combattimento non sono esenti da alcune criticità, non sempre ho avuto la sensazione di avere il totale controllo della situazione e alcuni controlli non sono sempre precisi. Parti dell’esplorazione sono visibilmente meno curate di altre, ma come primo tentativo e potenziale base per un futuro radioso della serie ci sono tutte, a mio parere.