Dopo la sessione mi sono rimesso a leggere, e in circa 2 settimane mi sono letto tutta la trilogia della prima legge di Abercrombie.
Il mio giudizio è un po’ misto (sul primo romanzo), anche se globalmente devo dire che mi è piaciuta. Forse l’ostacolo peggiore è superare il primo romanzo, che sembra fin troppo stereotipato e basato su cliché (questo non è esattamente un male, ma attorno a certi personaggi principali si attorna una certa aura di banalità). Inoltre, sempre nel primo romanzo, avevo perennemente l’impressione che i personaggi si trovassero nel posto sbagliato, ovvero che fossero sempre lontani dalle cose importanti che accadevano nel mondo.
Fortunatamente Abercrombie ha fatto evolvere discretamente bene i suoi personaggi, che risultano alla fine più profondi di quanto potevano apparire all’inizio (alcuni si sono salvati, altri sono venuti su molto bene).
Un difetto del primo libro era forse che c’erano troppe sottotrame parallele, che lo rendeva troppo dispersivo. Con il proseguire però alcuni personaggi si sono raggruppati, rendendo la narrazione molto più omogenea e solida. Forse era un male necessario per presentare i vari personaggi, ma è anche vero che non brillavano moltissimo nel primo lavoro, quindi forse si poteva accorciare questa fase.
Per quanto riguarda l’ambientazione, mi è piaciuta abbastanza. Non è estremamente particolareggiata come quella di altri autori, ma snocciola abbastanza dettagli per chi vuole comprenderla. Forse il sistema delle varie “arti” avrebbe dovuto ricevere più attenzione, ma magari ci saranno in futuro occasioni per farlo.
Per chi ama le guerre (letterarie, e io sono fra questi) il secondo e soprattutto il terzo volume contengono parecchie battaglie, che di sicuro aiutano a mentenere il climax nella narrazione (anche se a volte risultano un po’ confuse, ma non in modo troppo eccessivo).
In sintesi, mi è piaciuta molto. Magari non parte a mille, ma vale il tempo speso a leggerla.